Come funziona la lingua giapponese
Ciao a tutti e benvenuti su JLPT Ready N5! Prendete carta e penna, comincia la nostra avventura alla scoperta della lingua giapponese, da zero assoluto. Ci divertiremo con vocaboli, grammatica, ideogrammi, ascolto e tutto ciò che vi serve per distruggere (al termine del corso) l'esame di giapponese più famoso del mondo: il JLPT N5, ma con calma. Oggi iniziamo dalle basi assolute.
✅ Siete pronti a scoprire i fattori chiave della lingua? Per farlo partiremo da 4 nozioni di base che ho selezionato per voi, in modo da capire come è impostata una lingua così diversa dalla nostra.
✅ Vi anticipo una cosa che vi piacerà sicuramente: noi italiani siamo davvero tanto avvantaggiati e facilitati su alcuni aspetti! Si parte con un video di introduzione!
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La scrittura
La prima cosa da sapere è questa: il giapponese è una lingua SILLABICA. Significa che se l'italiano ha le lettere, ad esempio R, F e S, il giapponese ha le sillabe, ad esempio:
RA, FU, SE, BI, TA
⚠️ Non esistono lettere sciolte, quindi non troveremo mai una Z o una R da sole. Ci sono solo due piccole eccezioni a questa regola. Le eccezioni sono:
-
Vocali (A, E, I, O, U)
-
La N
Fine! Facile, vero? Tutto il resto funziona a sillabe, impossibile sbagliarsi.
Pronunce
Come anticipato all'inizio, su alcuni aspetti siamo avvantaggiati e le pronunce rientrano tra questi argomenti.
Esistono pochi elementi a cui dobbiamo prestare un po' di attenzione, e ci farete subito l'abitudine!
Eccovi due belle tabelle pronte per essere assorbite. Tutto ciò che non è presente, significa che si pronuncia proprio come lo diciamo noi in italiano.
SUONI SIMILI
🚪 U
è leggermente chiusa
🧥 J
come la G di gioco, giacca
🧣 SH
come in sciarpa, sci
🌳 W
come in quando, quercia
💨 H
è molto aspirata, hhhotel!
🏠 Z
come in casa, casella
❄️ G
come in ghiaccio, ghianda
🍛 CH
è come in cena o cinema
Mi raccomando, la H aspiratela bene. Tipo HANA vuol dire fiore, ma ANA vuol dire buco...
SUONI DIFFERENTI
⛔️ L
non esiste! viene traslitterata come R.
Londra sarà Rondra.
⚠️ R
un mix tra la R e D, il risultato è una R un po' fiacca. Come Laura, che diventa Raura.
⛔️ V
non esiste! Viene traslitterata come B. Venezia sarà Benezia.
⚠️ FU
Non è netto come lo diciamo noi ma come se soffiassimo: prova a dire FUU mentre fai finta di soffiare sulle candeline!
(senza sputacchiare però)
Nessuna parola a cui fare attenzione.
Esercitiamo la memoria
E ora che sapete tutte queste informazioni che ne dite di fare un po' di pratica? In fondo il nostro esame JLPT N5 sarà tutto a quiz, quindi bisogna assolutamente allenarsi un po'.
Dai dai dai, che ci fissiamo per bene i concetti e non avrete più paura di niente. Cliccate sul tasto INIZIO, che si inizia. Che ironia.
Orecchio
Anche l'orecchio vuole la sua parte. Mettete in play e seguite sillaba per sillaba, così anche la parte di ascolto inizia a farsi le ossa!
TAKASHI WA GOZONJI DESU KA
Takashi lo sa?
KIN TO GIN
Oro e argento
Metodi di scrittura
Come già saprete, in giapponese vengono utilizzati dei "simboli" a noi totalmente estranei, ma non c'è da preoccuparsi (o almeno non troppo). Innanzitutto è bene sapere che questi simboli sono divisi in:
3 "ALFABETI"
E sono tutti e 3 importantissimi! Poco fa ho detto che il giapponese funziona a sillabe, infatti 2 di questi metodi sono dei SILLABARI, mentre il terzo è formato dai famosi IDEOGRAMMI. Ognuno di questi ha utilizzi ben specifici, li vedremo uno per volta, niente agitazione!
Vi devo dire ancora tre novità meravigliose! In giapponese ci sono diverse cose che mancano rispetto all'italiano... eccole qua:
✅ Non ci sono gli articoli
Per esempio NEKO vuol dire "il gatto" o "un gatto"
✅ Non esistono le coniugazioni
I verbi sono uguali per tutti. Ad esempio TABEMASU significa "io mangio", " loro mangiano", "lui mangia"... Rimane sempre TABEMASU per tutti, una pacchia.
✅ Non esiste singolare e plurale
Quindi NEKO significa "gatto", "gatti", "gatta", "gatte". C'è NEKO e basta. Una bella trovata!
CURIOSITÀ!
Il giapponese rientra tra le 10 lingue più parlate in tutto il mondo! Solo i madrelingua sono circa 130 milioni, praticamente più del doppio degli italiani!
DIALOGO
Come prima lezione non è andata malaccio, eh? Ne abbiamo viste di cose. Beh, in questi casi non c'è niente di meglio che godersi un bel dialogo. Abbiamo appena iniziato la nostra avventura e in questo step zero è il nostro obbiettivo sarà abituarci alla sonorità del giapponese. Scaldate le orecchie e mettete in play!
UEDA: KONNICHIWA!
UEDA: Buongiorno!
TAKASHI: OGENKI DESU KA?
TAKASHI: Tutto bene?
UEDA: HAI, HAI!
UEDA: Sì, sì!
✅ Come vi è sembrato? Mi raccomando, provate a leggerlo ad alta voce! Perché ricordatevi sempre che se una cosa riuscite a dirla, significa che riuscite anche a capirla se la dice qualche giapponese! Va bene, mettete pure via la vostra roba, la lezione è quasi finita.
RIPASSO
Avete visto che roba? Nella prima lezione siamo già riusciti ad avere tantissime nozioni mega utili per il nostro percorso! Abbiamo gettato fondamenta solidissime. Ma perché non ci assicuriamo di aver imparato proprio tutto? Forza, fate un respiro, mettetevi comodi e schiacciate play, che ci facciamo un bel ripasso.
✅ Ok, ok. Mi raccomando, ricordatevi sempre di non fare indigestione di informazioni! Il cervello ha bisogno di tempo per incidere tutte le nozioni che gli state dando in pasto. Per questo motivo bisogna prendersi delle pause sacrosante.
Il segreto è solo uno: la costanza. Un po' per volta, in maniera costante. Un mattoncino per volta e non vi renderete nemmeno conto di quanta strada state percorrendo!
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TEST FINALE
Siamo giunti alla fine di questa introduzione al giapponese. Complimenti, avete già costruito delle solide fondamenta su cui costruire tutto il resto. Ma ora è arrivato il momento di dimostrare a voi stessi cosa vi è rimasto in testa affrontando il piccolo esame della lezione. Pronti? Cliccate sul tasto INIZIO e buon divertimento. Si fa per dire.
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がんばって!