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Il Giappone non è più sicuro?

Aggiornamento: 11 giu

Ecco cosa sono gli Yami Baito (e perché non devi preoccuparti)

Lo so, lo so. Hai visto anche tu girare quelle foto online, vero? Distributori automatici sventrati, snack sparsi a terra, scene da post-apocalisse Konbini… e la tua domanda è stata: che diavolo sta succedendo in Giappone?!


Non preoccuparti, ci pensa Ti va di Giappare? a spiegartelo in parole semplici. Niente panico, niente terrorismo mediatico. Ma sì, c’è dietro un fenomeno interessante (e un po’ inquietante) che vale la pena conoscere.


Il Giappone non è più sicuro? Vediamolo insieme


criminale giapponese

Cosa sono gli Yami Baito 🕶️

Yami Baito significa letteralmente “lavoretti nell’ombra”. No, non stiamo parlando di stage mal pagati (anche se…), ma di lavoretti criminali gestiti da bande organizzate (spesso anche la Yakuza) che reclutano giovani disperati online.


Parliamo di cose tipo:

  • Spaccare e svuotare distributori automatici (ecco perché ne vedi così tanti sfasciati)

  • Fare da corriere per truffe e ricatti

  • Trasportare soldi per conto di gruppi criminali

  • Rompere bancomat o distributori per rubare i contanti

  • Intimidire o derubare gente truffata


Sembra roba da manga distopico, ma purtroppo è tutto vero. A Tokyo, Osaka e in alcune città giapponesi si stanno moltiplicando i casi di questi crimini su commissione eseguiti da ragazzi giovanissimi, contattati tramite social, app criptate e siti loschi.


Ma chi li fa, questi lavoretti? 🔧

Ragazzi normalissimi. Spesso studenti, disoccupati o persone in difficoltà economica. C’è di tutto: chi ci entra per noia, chi per soldi, chi perché crede di non avere altra scelta.

Non stiamo parlando di “gang di quartiere”, ma di giovani manipolati e usati come pedine. Fanno il lavoro sporco per qualcun altro, e quando li beccano (perché li beccano), si prendono tutta la colpa.


Ma quindi il Giappone è diventato pericoloso?! 😱

Ma figurati. Il Giappone è ancora uno dei paesi più sicuri al mondo, e questo tipo di criminalità è mirata e interna. Se stai organizzando un viaggio, non ti capiterà mai di imbatterti in queste situazioni.


I distributori automatici continueranno a nutrirti con tè verde, caffè latte e minestrina calda di mais... no, magari quest'ultima no. Le stradine resteranno illuminate e i treni arriveranno con precisione chirurgica. Questo fenomeno, seppur spiacevole, è limitato a certe fasce e certi ambienti. Non ha nulla a che vedere con l’esperienza di un turista.

E comunque, diciamolo: anche negli anni ’80 c’erano le bosozoku, le baby gang, e mille altri guai. La società cambia, si adatta, ondeggia. E il Giappone non fa eccezione.



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E se volessi davvero capire il Giappone? 🇯🇵

Ecco, se ti interessa andare oltre l’immagine da cartolina e iniziare a capire davvero cosa succede laggiù, magari partendo dalla lingua, allora abbiamo un consiglio d’oro per te:


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Se vuoi arrivare in Giappone capendo i titoli dei giornali e gli annunci alla stazione (e non solo le scritte sugli snack), questo è il primo passo.


Ti è piaciuto? Allora condividilo, commentalo, e intanto prenota il tuo prossimo viaggio… con la certezza che no, il Giappone non è finito. È solo un po’ più umano di come ce lo raccontano.


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