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Saluti giapponesi - guida completa

Aggiornamento: 1 mag 2023

Per un viaggio, per studio o per curiosità. Non importa la motivazione, se ti stai chiedendo come ci si saluta e se è vero che in Giapponese non esiste il "ciao", allora sei nel posto giusto. Ecco i mille modi per salutarsi nella terra degli anime!

Saluti giapponesi - guida completa.

Gatto che scopre la mancanza del Ciao in giapponese

Paese che vai, saluti che trovi. In questa lingua, in Giappone le parole e persino la grammatica vengono fortemente modificate in base al contesto e alla formalità richiesta, il saluto non è da meno. Iniziamo con una bella carrellata!


| BUONA MATTINA!

Si dice OHAYOU GOZAIMASU e si pronuncia "ohayò gozaimàs", con la Z leggerissima, come la S di "Casa". Noi non facciamo distinzione se è mattino o pomeriggio e ce la sbrighiamo con un "buongiorno" generico, in Giappone invece è diverso.


Inoltre, se non sei con persone sconosciute o di grado più alto, puoi dire solamente OHAYOU.




| BUONGIORNO

Si dice KONNICHIWA (conniciuà) ed è famoso quanto la pizza in Italia. Dalla tarda mattinata al pomeriggio abbiamo il via libera e possiamo usarlo senza ripercussioni.


È educato, va bene in moltissime situazioni differenti quinci usatelo con onore e senza paura.



| BUONASERA e BUONANOTTE

Buonasera si dice KONBANWA (conbanuà) ed è valido praticamente sempre, non ha versioni informali particolarmente diffuse e risulta semplicemente gentile.


Buonanotte si dice OYASUMI NASAI (oyasumì nasài, la S è dolce). Per la versione meno formale basta dire solamente "oyasumi" e tutto andrà bene.


| SAYONARA

Il grande malinteso del secolo: non usarlo per dire "arrivederci". Questa traduzione è valida per i bambini che salutano gli insegnanti, ma in altre situazioni viene percepito più facilmente come un "addio". Niente saluti strappalacrime, per favore.



| ALTRI SALUTI

ITTEKIMASU = Si usa per salutare quando si sta uscendo di casa, significa "vado e torno".


ITTERASSHAI = Chi resta in casa, la usa come risposta alla precedente "ittekimasu".


TADAIMA = La usa quando si rientra a casa, viene interpretata come "sono tornato".


OKAERI = Chi è già in casa, usa questa risposta al precedente "tadaima", può essere arricchito da un "nasai" (s dolce) per renderlo più formale.



BAI BAI = è letteralmente la "giapponesizzazione" del bye bye inglese, risulta informale.


HISASHIBURI = significa "da quanto tempo!" e si usa con chi non vediamo da molto.


MATA NE = corrisponde bene o male al nostro "alla prossima", "vediamo di nuovo".








| E FIN QUI

Questi sono i saluti più usati e sono sicuro che molti li avrai già sentiti, ma tieni presente che ne esistono un'infinità. Se ti servono per andare in Giappone, ti saranno sufficienti le versioni formali!

 

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